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Local knowledge is a propulsory and economic factor in different production sectors.
Situations in which tradition perstists, and its role in society and economy is consolidated and stabilised, can be proved specifically in the more technologically advanced countries and sectors.
The values of tradition, manufacturing practices and the craftsmen’s skills are the basis on which is founded the great added value of productions of enormous economic importance for many modern countries.

 

 

 

AIE-GIARDINI A CORTE

Un’aia a corte funziona da impluvio e fornisce una spazio soleggiato all’aperto, circondato da pareti e può essere usato per lavori agricoli e per la preparazione dei cibi.

Alcune di queste corti sono utilizzate per la raccolta dei rifiuti che producono humus e formano giardini scavati nella roccia.

La struttura originaria arcaica agro-pastorale dei Sassi di Matera, era costituita da grotte con una forma arcuata disposte intorno ad un’aia-giardino.

Le riserve d’acqua provenivano dalla pianura sovrastante mediante canalette scavate nella roccia che condensavano e catturavano l’umidità nelle grotte.

L’orto originale e le aie diventavano un luogo per le riunioni di famiglia e per gli scambi sociali e comunitari.

 

Masseria rupestre con l'aia-giardino a Matera (Basilicata)

Masseria rupestre con l’aia-giardino – Matera (Basilicata)

 

DIMINUZIONE DEI FLUSSI

Fin dal Paleolitico, venivano usate barriere di pietra o legno per la creazione di tasche o per aumentare il livello dell’acqua e la tecnica delle piccole dighe che creavano serbatoi era molto diffusa.

Più rare erano le grandi dighe chiamate dighe di diversione.

La più grande e antica diga vera fu costruita in Egitto a Sadd el Kafara, lungo lo Wadi Garawia a sud del Cairo.

I resti esistenti dimostrano che la diga era, probabilmente, più alta di quindici metri e risale al perido di costruzione  delle grandi piramidi di Giza ( c.a. 2500 a.C.).

Ricostruzione della sezione della diga di Sadd el Kafara (Egitto)

Ricostruzione della sezione della diga di Sadd el Kafara (Egitto)

E’ probabile che non sia mai stata usata dato che venne distrutta da un diluvio prima ancora di essere finita.

L’interno della diga era di terra contenuta da grandi blocchi di pietra calcarea.

Nel nord della Giordania, la vecchia diga di Jawa era alta solo cinque metri.

Lungo il fiume Indo, dalle antiche civiltà di Harappa e Mohenjodaro, furono utilizzate dighe che risalgono dal III al II millennio a.C.

Questo tipo di dighe per la creazione di piccoli bacini sono, da sempre, molto utili alle comunità e vengono usate per diversi scopi tra cui l’agricoltura.

Resti della diga di Sadd el Kafara (Egitto)

Resti della diga di Sadd el Kafara (Egitto)

 

PROTEZIONE DEI SUOLI, RACCOLTA DI ACQUA E BARRIERE FRANGIVENTO

Nel bacino del Mediterraneo sono presenti molte delle tecniche tradizionali relative alla gestione dell’acqua : dalla raccolta attraverso canalizzazioni, allo stoccaggio, ai sistemi di protezione dei pendii per la produzione di terreno, con caratteristiche diverse a seconda del contesto ambientale.

I dispositivi come le gallerie drenanti sotterranee, caratteristiche nelle oasi dell’Africa del nord, sono state trovate anche nell’Italia del sud, nella regione del Mont d’Or in Francia, e in Spagna dove hanno un’origine antica.

Anche i pendii più ripidi, grazie alle tecniche dei muretti a secco, possono essere coltivati.

Le pareti vengono protette dall’erosione causata dalle piogge torrenziali e si creano argini dove l’humus viene raccolto.

In estate, l’umidità atmosferica viene trattenuta e trasmessa al suolo che è protetto, dal vento e dal calore, dalle mura in pietra.

Qanat a Palermo

Qanat a Palermo

 

 

(Pangea CRAT)

Referenze : Pietro Laureano (TKWB)